Emergenza Ucraina

Organizzare l’accoglienza

Alcune direttive per aiutare coloro che ospiteranno i profughi

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In questi giorni enti e associazioni hanno affrontato una fitta agenda di incontri per confrontarsi sull’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Sappiamo che molti tra coloro che hanno raggiunto l’Italia hanno trovato ospitalità da parenti o amici. Un buon numero è stato accolto nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) e dal Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI). L’Anci vede i Comuni in prima linea e sta chiedendo lo stanziamento di un fondo per aiutare le famiglie che si occupano dell’accoglienza; la copertura finanziaria per il momento non è decisa e l’incremento dei posti in CAS e SAI è minimo. Numerose, in questi giorni, le segnalazioni di chi ha accolto in casa persone in fuga dalla guerra o sono disponibili a farlo mettendo a disposizione appartamenti sfitti. Ma sono anche molti i quesiti: come regolarsi dal punto di vista sanitario (la pandemia non è ancora finita), burocratico ed economico? Come trattare l’accoglienza di minori? Quanto potrà durare l’emergenza e il conseguente impegno di accoglienza?

ACCOGLIENZA Il Governo, con decreto legge numero 16 del 28/02/2022 articolo 3, ha regolamentato l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. La popolazione ucraina gode di esenzione del visto per i soggiorni fino a 12 mesi. L’accoglienza viene distribuita tra i centri di prima accoglienza CAS e la rete del SAI. Il Ministero dell’Interno ha incrementato di 5.000 posti totali la disponibilità tra CAS e SAI. Da tenere presente: i progetti SAI possono erogare servizi anche in accoglienza esterna, ovvero a coloro che dimorano sul territorio del Comune o di Comuni limitrofi che siano accolti in soluzioni abitative diverse dalle strutture SAI, ad esempio abitazioni private, comunità di accoglienza, eccetera.

PROTEZIONE La Direttiva europea per la protezione temporanea prevede che i cittadini ucraini, le persone che risiedono in Ucraina e i loro familiari, sfollati a causa del conflitto, abbiano diritto alla protezione in tutta l’Unione europea (Direttiva 2001/55/CE), con diritto al lavoro, all’istruzione, all’abitazione, all’assistenza sociale e sanitaria. La durata della protezione temporanea è pari ad un anno e può essere rinnovabile per un altro anno al massimo. Il permesso di soggiorno viene rilasciato dalla Questura.

SALUTE Il Ministero della Salute, con la circolare del 873 del 6 marzo, raccomanda l’effettuazione di tamponi Covid e vaccinazioni, per il tramite delle ASL di competenza attraverso la generazione di codici STP (codice identificativo regionale di Straniero Temporaneamente Presente). A Imperia è attivo l’Info point per i rifugiati ucraini: la struttura si trova in zona Argine sinistro, fiume Impero, Goffredo Alterisio – bretella verso svincolo autostradale – nei pressi del Pump-Track; è attivo dalle 8 alle 20, sette giorni su sette. A Savona è attivo l’Info point per i rifugiati ucraini, dalle ore 8 alle ore 20 sette giorni su sette. Presentando il passaporto e, se in possesso, il green pass, si può accedere alle seguenti prestazioni: screening con tampone antigenico per la ricerca di SARS-CoV2; attribuzione del codice STP (necessario per le cure sanitarie) e codice fiscale per donne gravide e minori; attivazione percorso in caso di positività e fornitura e distribuzione di maschere FFP2 per il successivo periodo di auto sorveglianza; vaccinazioni; informazioni su strutture di accoglienza; appuntamento presso l’ambulatorio di Sanità Pubblica al Palacrociere di Savona. Presso questo Hub è attivo l’ambulatorio di Sanità Pubblica dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 (ad esclusione delle chiusure straordinarie del 8/03- 01/04-15/04-18/04-25/04-28/04- 29/04). Sarà possibile accedere alla sola vaccinazione anti-SarsCoV2 e allo screening Covid anche ad Albenga (Campolau) lunedì e martedì ore 11-16 e a Finalborgo (Santa Caterina) sabato ore 11-16. Per informazioni sanitarie: infovaccinocovid@ asl2. Iiguria. it – 019 9489 499.

MINORI Tema a cui prestare grande attenzione, è la tutela dei minori non accompagnati, che provengono da orfanotrofi in Ucraina o sono mandati all’estero dai genitori: vanno tutti regolarmente registrati e, come chiede il Prefetto Francesca Ferrandino, capo del dipartimento libertà civili e immigrazioni, “per l’accoglienza si devono seguire i canali istituzionali e non il fai da te sull’onda dell’emotività” e, come precisa Carla Garlatti, autorità garante per l’infanzia, “Per i minori che arrivano soli si deve procedere immediatamente alla segnalazione al Tribunale per i minorenni, per una rapida nomina del tutore volontario e per la presa in carico da parte del Comune”. Il Tribunale per i minorenni di Genova e il Ministero dell’Istruzione hanno già emanato una circolare per realizzare l’integrazione scolastica degli studenti in fuga dalla guerra, assicurando l’inserimento il più possibile vicino ai luoghi presso cui questi ultimi trovano asilo.

TRASPORTI I cittadini in fuga dall’Ucraina possono viaggiare gratuitamente per raggiungere il primo luogo di destinazione o di accoglienza, entro il termine massimo di 5 giorni dal loro ingresso, sui treni della rete Trenitalia, sulla rete autostradale e sui servizi di trasporto marittimo per le isole.