Aggiornamento al 14 maggio 2021

Emergenza Gaza

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Per settimane, manifestanti palestinesi e polizia israeliana si sono scontrati quotidianamente a Gerusalemme durante il mese santo musulmano del Ramadan a causa del dispiegamento di militari israeliani alla Spianata delle Moschee e nel quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est, epicentro delle proteste, per l’ennesimo sgombero di una trentina di famiglie palestinesi dalle loro case. Ciò ha contribuito ad una crescente ostilità sino all’attuale escalation. Il 12 maggio scorso un accorato appello per la pace è stato lanciato dal Patriarcato Latino di Gerusalemme.

GAZA

La Striscia di Gaza con una popolazione di oltre 2 milioni di persone in un’area di circa 378 km2 è tra i luoghi più densamente popolati al mondo. Dal 2007, anno in cui Hamas ne ha ottenuto il governo, è sotto un rigido embargo da parte di Israele che controlla lo spazio aereo, marittimo e terrestre salvo una piccola sezione a sud confinante con l’Egitto. Con i bombardamenti in atto, i civili non hanno dove nascondersi e nemmeno la possibilità di fuggire come rifugiati via terra o via mare. Sono intrappolati in questa striscia di terra in balia delle bombe. Al 14 maggio si contano oltre 120 vittime di cui 8 israeliani colpiti dai razzi lanciati da Hamas. Tra le vittime ci sono almeno 31 bambini e 19 donne. Oltre 800 i feriti. Gli abitanti di Gaza che hanno vissuto guerre frequenti nel corso di molti anni, sostengono che questa crisi è completamente diversa. I bombardamenti sono imprevedibili e gli ordigni più potenti. Sezioni di due strade principali sono completamente distrutte. Colpiti case, palazzi, strade, auto, stazioni di polizia.

GLI INTERVENTI DI AIUTO

Caritas Italiana è in costante contatto con Caritas Gerusalemme, con cui collabora da anni con interventi sanitari nella striscia di Gaza, gemellaggi ed altro. Caritas Gerusalemme sta predisponendo un piano di aiuti a Gaza in coordinamento con il Ministero della Salute. Gli interventi riguardano la fornitura di aiuti umanitari, assistenza sanitaria di base e il trattamento di feriti non gravi grazie a una rete di cliniche già esistenti. Ulteriori azioni potranno essere previste in base ai bisogni in continua evoluzione. Caritas Italiana intende sostenere questi interventi in coordinamento con la rete Caritas internazionale.

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