Libro

Storia della povertà

Carità, Storia, Cristianesimo

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Vincenzo Paglia

Storia della povertà. La rivoluzione della carità dalle radici del cristianesimo alla Chiesa di papa Francesco

Rizzoli, 2014

14×21,5 cm. 628 pagine

CITAZIONE DA PAGINA 527

“Mai come oggi ci sono stati tanti poveri nel mondo e mai il divario tra ricchi e poveri è stato così ampio. Peraltro mai il mondo è stato così ricco e i popoli così vicini! È una contraddizione difficilmente sostenibile, e non solo teoricamente. E noto a tutti che il crescente squilibrio è fonte di conflitti e di guerre. Come è assodato che le guerre generino comunque miseria e povertà. Un testo del celebre economista Amartya Sen si interroga sul rapporto tra violenza e povertà. L’economista indiano mette sull’avviso di non semplificare l’automatismo del rapporto, ed esorta a considerare anche le componenti ideologiche, comprese quelle religiose. In ogni caso è stato saggio da parte delle Nazioni Unite di porre la vittoria sulla povertà come uno degli obiettivi per il millennio. Purtroppo il traguardo non è stato raggiunto. È vero che in termini globali la povertà in alcuni Paesi è stata frenata. Ma la forbice tra ricchi e poveri è cresciuta. E la situazione resta inquietante”.

QUARTA DI COPERTINA

Carità e povertà: simul stabunt, simul cadent, insieme staranno o insieme cadranno. La storia della Chiesa è da sempre legata a doppio filo all’incontro con i poveri. Sul “fare la carità” si sono giocati per venti secoli l’organizzazione concreta della Chiesa e della società, l’evangelizzazione, la riforma religiosa, le utopie secolarizzate di un mondo senza sfruttati e senza sfruttatori. Monsignor Paglia ripercorre la storia del rapporto dinamico tra Chiesa e società attraverso la peculiare prospettiva della lotta alla povertà nelle sue diverse forme. Partendo dal cristianesimo delle origini, dal monachesimo e dai più influenti ordini religiosi, l’autore dipinge un magnifico affresco i cui protagonisti sono le figure emblematiche della cristianità e le loro opere, da Gesù ai padri della Chiesa fino a papa Giovanni XXIII con il Concilio vaticano II e la stagione di papa Francesco. In queste pagine emerge una Chiesa che rivendica con forza il valore della charitas cristiana come cura imprescindibile ai dilemmi sociali del mondo globalizzato. Perché: “è una grande funzione profetica della Chiesa quella di inquietare il banchetto del ricco epulone con la memoria e i dolori del povero Lazzaro. Nell’immaginare un mondo nuovo, o almeno diverso, la povertà è una delle soglie da attraversare con audacia, intelligenza e generosità da parte di tutti, credenti e non credenti”.