Emergenza pandemia

Quarto monitoraggio Caritas Italiana

Sono emersi evidenti segnali di ripresa e l’attivazione di nuove forme di sostegno

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Caritas Italiana ha realizzato una quarta rilevazione sui bisogni e le vulnerabilità, alla quale hanno partecipato 190 Caritas diocesane, pari all’87,1% del totale. Ha avuto l’obiettivo di indagare ciò che è avvenuto nei territori diocesani da settembre 2020 a marzo 2021. Sette mesi nel corso dei quali, accanto al perdurare delle situazioni di contagio, sono emersi evidenti segnali di ripresa e l’attivazione di nuove forme di sostegno a favore di persone, famiglie e imprese colpite dagli effetti socio-economici della pandemia.

Nei 211 giorni che vanno dal 1 settembre 2020 al 31 marzo 2021, le Caritas hanno accompagnato 544.775 persone. Quasi una persona su quattro (24,4%) è un “nuovo povero”, cioè non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. Si tratta di 132.717 persone in totale. In questo caso l’incidenza degli italiani è ancora maggiore: il 60,4% dei nuovi poveri è infatti un nostro connazionale.

Alcuni fenomeni sono segnalati in aumento: il disagio psico-sociale degli anziani e delle donne, la povertà minorile, la rinuncia/rinvio dell’assistenza sanitaria ordinaria non legata al Covid, le violenze domestiche.

Sul fronte delle risposte, accanto ai servizi relativi ad aiuti materiali, vanno segnalate attività di tipo formativo e orientativo. Da sottolineare ancora una volta il grande contributo offerto complessivamente nel 2020 dagli oltre 93mila volontari operanti nei 6.780 servizi della rete Caritas, che hanno saputo dare un segno tangibile della presenza fraterna della Chiesa, accanto a tante situazioni di disagio e sofferenza. Tra questi, è bello evidenziare anche le attività svolte da 407 giovani del servizio civile, che si sono resi disponibili ad offrire il loro aiuto in diversi servizi e opere ecclesiali.

Una delle lezioni apprese in tempo di pandemia si riferisce alla crescente consapevolezza che “nessuno si salva da solo”. Si è rafforzata ancor di più la collaborazione intra ecclesiale: il 96,8% delle Caritas diocesane ha avuto rapporti stabili con le parrocchie, il 60% con il Volontariato Vincenziano, il 51,1% con gli Scout dell’Agesci, il 42,1% con i Centri di Aiuto alla Vita, il 36,8% con le Acli.

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Caritas Italiana – COVID-19: quarto monitoraggio Caritas sull’emergenza pandemia e sulle risposte attivate