Libro

Africa. (Neo)colonialismo, ambiente e migrazioni

Africa, ambiente, migrazioni

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Enzo Lombardo

Meltemi, 2020

14×21 cm. 227 pagine

DALL’INTRODUZIONE

Il dibattito sulle migrazioni in Italia e in molti paesi del mondo è ormai tra i più accesi … L’interesse del dibattito è ormai incentrato sulle necessità degli “ospitanti”: nessuno si interessa ai problemi dei paesi africani e degli altri luoghi di provenienza. Tutti impegnati a disquisire sulle conseguenze delle migrazioni, comprese le decine e decine di pubblicazioni recentemente apparse sugli scaffali delle librerie, nessuno che si occupa delle cause delle migrazioni. Perché? … A sfidarsi sono due ideologie che, com’è stato detto: “si vanno sempre più diffondendo oggi e che tendono a semplificare, parlando di interesse nazionale o di interesse globale per la libera circolazione di tutti o, all’opposto, per la costruzione di muri e la chiusura delle frontiere” (Frigeri, Zupi) … Il migrante è raffigurato da una parte come un probabile delinquente e ladro di lavoro, dall’altra come una persona eternamente bisognosa che fugge dalle guerre. Del resto si tende più ad allarmare che a informare. E necessario invece distinguere, anche al livello normativo, coloro che hanno raggiunto i luoghi di destinazione: ci sono i richiedenti asilo, i rifugiati, gli immigrati irregolari e quelli “economici” … In questo libro cercheremo di sfatare questi luoghi comuni. Il primo capitolo è un’analisi storica sulla “grande divergenza” che si è creata per mezzo della colonizzazione tra nord e sud del mondo … Nel secondo capitolo viene trattato il tema della decolonizzazione con un’indagine su alcuni paesi africani, in particolare si mette in luce il ruolo degli “aggiustamenti strutturali”, sostanzialmente imposti dagli organismi internazionali, Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale, a causa dei quali la grande divergenza è rimasta pressoché invariata e in taluni casi addirittura acuita … Più che di aiuti, l’Africa ha bisogno di liberarsi dalla “tutela” dei paesi sviluppati, specialmente ora che nel continente si è affacciato un nuovo terribile nemico: il virus covid-19. Il terzo capitolo è incentrato sul tema delle migrazioni, sulla loro natura e sulle diverse teorie che da alcuni decenni a questa parte hanno variamente interpretato cause e conseguenze di questo fenomeno. Il quarto capitolo ripercorre le vicende storiche degli ultimi tempi e in particolare le vicissitudini dell’Europa, passata da una sostanziale accoglienza delle migrazioni alle “esternalizzazioni”, ossia l’edificazione di vere e proprie barriere in Turchia, in Libia, a Ceuta, vicino Gibilterra.

QUARTA DI COPERTINA

La storia dell’Africa è un grande tabù: durante il periodo della colonizzazione, le nazioni europee si sono macchiate di crimini orrendi che non vogliono ricordare. Anche dopo l’indipendenza, il continente africano è rimasto vittima di un prelievo netto di risorse umane, finanziarie, agricole e minerarie. Per questo motivo l’interesse del dibattito sulle migrazioni è ormai incentrato sulle necessità degli “ospitanti”: nessuno si interessa ai problemi dei paesi africani e degli altri luoghi di provenienza. Tutti impegnati a disquisire sulle conseguenze delle migrazioni, nessuno si occupa delle cause. Il presente volume nasce con l’intenzione di colmare questa lacuna. Il tentativo è quello di superare lo sguardo tipicamente eurocentrico di buona parte della storiografia, della sociologia e dell’economia, cercando di far luce sul passato e sul presente, provando a comprendere quali siano i problemi che l’Africa non è riuscita a risolvere.