Ufficio Caritas Diocesana

Un cammino di crescita

Un percorso di sei anni che ha portato ad un miglioramento radicale della struttura diocesana passata da un giudizio scarso ad una valutazione più che buona

Facebooktwittermail

In periodo di scrutini, tabelloni ed esami è bello trovare sulla pagella un otto, nella casella dove l’ultima volta c’era una grave insufficienza. “Dopo sei anni dalla riunione del Consiglio Direttivo della Caritas diocesana, che aveva fotografato la situazione dell’Ufficio Caritas mediante la compilazione di un questionario, il 13 dicembre 2021 ai membri del Direttivo è stato chiesto di compilare il medesimo questionario. Con grande soddisfazione la nuova fotografia è stata ampiamente positiva, a conferma del buon lavoro svolto”. Con queste parole si apre il libretto “Arrivo e ripartenza” che comunica l’esito del questionario pubblicato a fine maggio e ora diffuso in vista della prossima riunione del Consiglio Direttivo della Caritas diocesana che si terrà ad Albenga, lunedì 4 luglio. Lo stesso giorno sarà consegnata la nuova edizione aggiornata del pieghevole “Dove? Guida ai servizi caritativi di ispirazione cristiana presenti nella diocesi di Albenga-Imperia”. Al Consiglio Direttivo, a dicembre è stato chiesto di indicare quali fossero le emergenze da affrontare: “viene confermato che l’Ufficio Caritas diocesana deve prestare attenzione prioritaria all’emergenza lavoro, seguito dalle necessità materiali per mancanza di reddito o per reddito insufficiente, il problema dell’abitazione e dei viveri. Il problema del vestiario non è emerso tra le priorità probabilmente perché il territorio riesce a dare una sufficiente risposta a questa domanda”.

Un dato emergente, a cui prestare attenzione, è quello riferito Ancora tante le cose da realizzare per poter essere vicini agli ultimi all’emergenza educativa e al coordinamento tra i servizi. I membri del Direttivo Caritas hanno espresso il loro parere sintetico sull’Ufficio Caritas diocesano, prendendo in considerazione gli anni dal 2016 al 2021: “il giudizio finale è ampiamente positivo. Per esprimersi con una terminologia scolastica, il punteggio ha raggiunto la media dell’8 mentre nel 2016 la media era del 3. La valutazione più alta (9,0) è riferita all’Ufficio Caritas ritenuto una risorsa preziosa, degna di fiducia (8,9) e con cui si collabora con soddisfazione (8,6). Secondo i rappresentanti del Consiglio, l’Ufficio Caritas deve curare ancora di più la formazione del volontariato (7,0) e sviluppare e fare conoscere l’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse (6,8)”. Infine, i membri del Direttivo hanno espresso il loro parere sintetico sugli ambiti di progettazione dell’Ufficio Caritas: prioritario “Fare rete” (8,8). Seguono a pari punti “Formazione” (8,4) e “Preghiera/Ascolto della Parola” (8,4), quest’ultimo era indicato come obiettivo prioritario nel 2016. In coda, “Azione” (7,6) e “Raccolta fondi” (7,6). “L’agire e il fare, le offerte e il raccogliere fondi, per quanto importanti, passano in secondo piano rispetto all’esigenza di far crescere la collaborazione e il dialogo tra gli operatori della carità, anche in vista di una progettualità condivisa”. Le osservazioni finali confermano quanto scritto agli inizi del 2016: “è emersa l’importanza prioritaria di lavorare in rete e favorire la collaborazione tra parrocchie, centri di ascolto e operatori della carità. Il lavoro di rete non si improvvisa, si costruisce nel tempo: l’Ufficio Caritas dovrà mettere il lavoro di rete tra gli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, insieme alla preghiera e la lettura della Parola di Dio, la formazione del volontariato, l’educazione all’ascolto non superficiale del fratello nel bisogno, la promozione di uno stile evangelico e comunitario di carità, che tocca anche il cambio degli stili di vita”.

All’Ufficio Caritas diocesano era stato chiesto di essere puntuale e trasparente nelle comunicazioni, sia per aggiornare periodicamente sulle decisioni prese, sia per promuovere le iniziative: “l’obiettivo è stato ampiamente raggiunto” con una valutazione prossima al 9. Per quanto riguarda lo strumento dell’Osservatorio della Povertà e delle Risorse (che Caritas Italiana sta rilanciando in questi anni perché sia a servizio della Chiesa locale) è stato pubblicato l’opuscolo “Diario di un osservatore”, tuttavia resta parecchio da fare “per realizzare una raccolta efficace di dati utili ai fini della progettazione”.

AVVENIRE PONENTE7