Ngugi wa Thiong’o
La nave di Teseo, 2017
15×21,5 – 140 pagine
Africa, pace
DALLA PREFAZIONE
Questi saggi sono legati da una preoccupazione, quale sia il posto dell’Africa nel mondo attuale. Qualunque dibattito sul continente africano deve tener conto degli abissi da cui è emerso e delle forze mondiali – la tratta degli schiavi, la schiavitù del colonialismo e quella del debito – contro cui ha dovuto lottare. Contro ogni previsione, sono sorte molte cose buone. È un motivo di speranza. Ma il dibattito deve considerare anche ciò che l’Africa non è riuscita a fare e i crimini di cui si è resa colpevole. Decisiva, in questo, è la posizione della borghesia al potere rispetto al popolo e alle forze esterne. In passato, una parte di questa borghesia ha giocato un ruolo contrario agli interessi più profondi del continente. Perfino il commercio degli schiavi e il colonialismo hanno visto la collaborazione di africani. Per fortuna all’interno della borghesia cera un’altra parte che cercava l’alleanza con il popolo, contro gli invasori stranieri e i collaborazionisti africani.
QUARTA DI COPERTINA
Per oltre sessantanni, NgùgT wa Thiong’o ha scritto dell’Africa con indomito coraggio, affrontando domande, ponendo sfide, raccogliendo storie e provando a immaginare un futuro possibile per il suo continente. Nella sua ampia produzione letteraria, Scrivere per la pace rappresenta il punto più alto della sua riflessione saggistica, raccogliendo per la prima volta i testi scritti dall’autore in oltre tre decenni su una vasta area di tematiche: dal ruolo dell’intellettuale alle violenze coloniali, dal tradimento dittatoriale dei processi di decolonizzazione, alle lotte politiche in un’era di capitalismo rampante, dalle più attuali eredità della schiavitù fino alle uniche prospettive possibili per la pace e l’eguaglianza. Capace di definire un volto vivido ed estremamente contemporaneo del continente africano in un momento storico in cui da esso emergono le sfide più difficili cui l’Europa, l’America e l’Asia devono trovare risposte, questo libro ci ricorda la potenza dell’opera di Ngùgì wa Thiong’o e offre una riflessione chiara e coraggiosa, tesa a fare della letteratura uno strumento per migliorare il mondo: Scrivere per la pace è, per questo, una lettura indispensabile.